Jacopo Masini

Nato a Padova nel 1983, si laurea in Scienze della Comunicazione nel 2007 con menzione speciale del Preside di Facoltà per aver contratto il percorso di studi dai cinque anni previsti a tre anni e sei mesi. Tornando indietro non avrebbe la stessa fretta, magari si farebbe un erasmus.

Nello stesso anno la laurea in Scienza della Comunicazione viene data Ad Honorem a Valentino Rossi e Vasco Rossi, rendendo questo titolo di studio definitivamente una farsa. Va poi considerato che l’esplosione dei Social Network nell’ultimo decennio ha completamente rivoluzionato le dinamiche comunicative.

Per i tredici anni successivi vive una doppia vita a cavallo tra un lavoro come project coordinator per una nota multinazionale della moda e ricoprendo il ruolo di portavoce per il gruppo DustyEye, viaggiatori nel Tempo.

 

Nato a Padova nel 1983, si laurea in Scienze della Comunicazione nel 2007, con menzione speciale del Preside di Facoltà per aver contratto il percorso di studi da cinque anni a tre anni e sei mesi. Tornando indietro non avrebbe la stessa fretta, magari si farebbe un erasmus.

Nello stesso anno la laurea in Scienza della Comunicazione viene data Ad Honorem a Valentino Rossi e Vasco Rossi, rendendo questo titolo di studio definitivamente una farsa. Senza considerare che l’esplosione dei Social Network negli ultimi dieci anni hanno completamente rivoluzionato le dinamiche comunicative.

Per i tredici anni successivi vive una doppia vita a cavallo tra un lavoro come project coordinator per una nota multinazionale della moda e ricoprendo il ruolo di portavoce per il gruppo DustyEye, viaggiatori nel Tempo.

Martina Marcazzan

Martina Marcazzan è una storica dell’arte. Si è laureata all’università Sapienza di Roma, approfondendo gli studi di Iconologia. Dopo un periodo in Australia, dove ha avuto modo di ampliare i suoi interessi all’arte contemporanea, ha lavorato come assistente presso l’atelier dell’artista B.Zarro. Nel 2019 ha vinto il premio per la tesi di laurea magistrale indetto dall’associazione “Guglielmo e Orsola Caccia”. Attualmente lavora come operatrice museale presso il museo delle carrozze d’epoca e sta proseguendo gli studi presso la scuola di specializzazione in beni storico artistici della Sapienza.

Martina Marcazzan è una storica dell’arte. Si è laureata all’università Sapienza di Roma, approfondendo gli studi di Iconologia. Dopo un periodo in Australia, dove ha avuto modo di ampliare i suoi interessi all’arte contemporanea, ha lavorato come assistente presso l’atelier dell’artista B.Zarro. Nel 2019 ha vinto il premio per la tesi di laurea magistrale indetto dall’associazione “Guglielmo e Orsola Caccia”. Attualmente lavora come operatrice museale presso il museo delle carrozze d’epoca e sta proseguendo gli studi presso la scuola di specializzazione in beni storico artistici della Sapienza.

Alberto Maria Faccia

Alberto Maria Faccia è nato e vive a Roma. Si è laureato in Storia dell’Arte presso l’Università degli studi Roma Tre, con una tesi sulla rappresentazione e l’uso del denaro nell’arte contemporanea, con relatore Stefano Chiodi.
Tra le altre cose, ha collaborato alla realizzazione di mostre e pubblicato testi in catalogo per il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo e per Castello di Rivoli Museo d’arte contemporanea, per il quale ha redatto gli apparati scientifici del catalogo della futura mostra dedicata al critico Achille Bonito Oliva.
Attualmente continua ad interessarsi al binomio arte e denaro, all’ insegnamento e alla divulgazione culturale.

Alberto Maria Faccia è nato e vive a Roma. Si è laureato in Storia dell’Arte presso l’Università degli studi Roma Tre, con una tesi sulla rappresentazione e l’uso del denaro nell’arte contemporanea, con relatore Stefano Chiodi.
Tra le altre cose, ha collaborato alla realizzazione di mostre e pubblicato testi in catalogo per il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo e per Castello di Rivoli Museo d’arte contemporanea, per il quale ha redatto gli apparati scientifici del catalogo della futura mostra dedicata al critico Achille Bonito Oliva.
Attualmente continua ad interessarsi al binomio arte e denaro, all’ insegnamento e alla divulgazione culturale.

Guerra all’Arte

GUERRA ALL’ARTE – il Futurismo come avanguardia del sublime dinamico

di: GIORGIA BORDONI
(stagione 1)

Movimento eclettico, poliedrico e controverso, il Futurismo italiano è la prima avanguardia artistica europea del Novecento. L’onda d’urto del suo dinamismo scuote i canoni estetici tradizionali e come un ordigno apre una breccia in tutte le sperimentazioni dell’arte e della letteratura contemporanea. Una nuova idea del sublime irrompe vorticosa. Difficile da catalogare. Impossibile da arginare.

– Per le citazioni, la bibliografia e il dipinto relativo a ogni puntata, aprire le schede qui in basso –

Copertina della serie: Giacomo Balla, “Velocità di automobile”, 1913

GUERRA ALL’ARTE – il Futurismo

di: GIORGIA BORDONI
(stagione 1)

– Per le citazioni, la bibliografia e il dipinto relativo a ogni puntata, aprire le schede qui in basso –

Copertina della serie: Giacomo Balla, “Velocità di automobile”, 1913

Oriente A/R

ORIENTE A/R

di: MARTINA MARCAZZAN 
(stagione 1)

Riproduci tutto

Si parla tanto di Oriente, quasi come se fosse un’invasione. Ci attrae ma allo stesso tempo facciamo fatica a comprenderlo. Ed è stata forse proprio la fatica che ha spinto l’Occidente ad accogliere alcuni tratti dell’arte orientale e a farli propri, in un dialogo osmotico che, oggi più che mai, è vivo e pulsante.

ORIENTE A/R 

di: MARTINA MARCAZZAN
(stagione 1)

Si parla tanto di Oriente, quasi come se fosse un’invasione. Ci attrae ma allo stesso tempo facciamo fatica a comprenderlo. Ed è stata forse proprio la fatica che ha spinto l’Occidente ad accogliere alcuni tratti dell’arte orientale e a farli propri, in un dialogo osmotico che, oggi più che mai, è vivo e pulsante.

Riproduci tutto

Riproduci il singolo episodio

1. CINESERIE E CARTE DA PARATI

Cosa sono le “Cineserie”?

CINESERIE E CARTE DA PARATI

episodio 1

2. UKIYO-E E OCCIDENTE

La bellezza dell’Arte cinese

UKIYO-E E OCCIDENTE

episodio 2

3. LA STORIA DI ANIME E MANGA IN ITALIA

Tutto iniziò con MTV Anime Night…

LA STORIA DI ANIME E MANGA IN ITALIA

episodio 3

Giorgia Bordoni

Giorgia Bordoni è Dottore di Ricerca in Filosofia Moderna e Contemporanea. Ha lavorato sul pensiero francese, tedesco e italiano del ‘900 nel campo della filosofia estetica, politica e morale. Ha conseguito il suo Dottorato in “Filosofie della Comunità e Ontologia del presente” presso il SUM di Firenze – Napoli (oggi Scuola Normale di Pisa) approfondendo il pensiero di Jacques Derrida. Al momento, vive e lavora negli Stati Uniti dove sta conseguendo un secondo Dottorato di Ricerca in Letteratura contemporanea in ambito italiano e francese presso il Dipartimento di Romance Studies alla UNC-University of North Carolina at Chapel Hill. Le sue attuali ricerche si concentrano sul problema della macchina nella letteratura sperimentale italiana e francese del ventesimo secolo. Con approccio filosofico, lei esplora in particular modo il rapporto fra violenza, guerra, morte, desiderio, libertà, macchina e estetica dello stile in autori come Filippo Tommaso Marinetti, Primo Levi, Carlo Emilio Gadda, Louis-Ferdinand Céline, Francis Ponge. Il suo lavoro sul modernismo e post-modernismo italiano, cosí come sulle avanguardie letterarie europee è animato da una forte matrice interdisciplianare in cui le forme d’arte della letteratura, della pittura e del cinema d’avanguardia si interrogano reciprocamente in modo radicale. Ha tradotto dal francese diversi libri di filosofia (di autori come Derrida, Nancy, Romain-Rolland, Barbaras, Crèpon) curandone anche l’edizione italiana.

Giorgia Bordoni è Dottore di Ricerca in Filosofia Moderna e Contemporanea. Ha lavorato sul pensiero francese, tedesco e italiano del ‘900 nel campo della filosofia estetica, politica e morale. Ha conseguito il suo Dottorato in “Filosofie della Comunità e Ontologia del presente” presso il SUM di Firenze – Napoli (oggi Scuola Normale di Pisa) approfondendo il pensiero di Jacques Derrida. Al momento, vive e lavora negli Stati Uniti dove sta conseguendo un secondo Dottorato di Ricerca in Letteratura contemporanea in ambito italiano e francese presso il Dipartimento di Romance Studies alla UNC-University of North Carolina at Chapel Hill. Le sue attuali ricerche si concentrano sul problema della macchina nella letteratura sperimentale italiana e francese del ventesimo secolo. Con approccio filosofico, lei esplora in particular modo il rapporto fra violenza, guerra, morte, desiderio, libertà, macchina e estetica dello stile in autori come Filippo Tommaso Marinetti, Primo Levi, Carlo Emilio Gadda, Louis-Ferdinand Céline, Francis Ponge. Il suo lavoro sul modernismo e post-modernismo italiano, cosí come sulle avanguardie letterarie europee è animato da una forte matrice interdisciplianare in cui le forme d’arte della letteratura, della pittura e del cinema d’avanguardia si interrogano reciprocamente in modo radicale. Ha tradotto dal francese diversi libri di filosofia (di autori come Derrida, Nancy, Romain-Rolland, Barbaras, Crèpon) curandone anche l’edizione italiana.

Salon d’Automne 2020

Artisti   –   Esposizioni   –   Cataloghi   –   Curatori

SAlon d’AUTOMNE

24 OTTOBRE – DICEMBRE 2020

Galleria barattolo, presso together – viale glorioso 14 (roma, trastevere)

 

Sabato 24 Ottobre, siete tutti invitati a ROMA, al VERNISSAGE di
– SALON D’AUTOMNE 2020 in Barattolo –
Per facilitare l’organizzazione dell’evento nel rispetto del recente decreto governativo, vi chiediamo di segnalare la partecipazione!

– Salon d’automne è parte di una serie di esposizioni che la GALLERIA BARATTOLO farà nella magnifica cornice del Together in trastevere, un continuum espositivo che avverrà a cadenza stagionale e dove verranno esposti gli artisti che fanno parte della nostra galleria d’Arte.

Perché proprio Salon d’Automne? Un nome che richiama un bel preciso periodo di rottura estetica nella storia dell’arte di inizio 900? Beh, venite questo sabato e lo scoprirete
L’ingresso è gratuito e ci sarà qualcosa da bere e da mangiare come in ogni vernissage che si rispetti
Curatori dell’esposizione:
Vincenzo Bordoni (direttore artistico della Galleria Barattolo)
IMPORTANTE:
Ci atterremo ai protocolli di pulizia e igiene previsti per gli ambienti.
Controlleremo il numero di partecipanti ad eventi ed attività assicurandoci che ci sia abbastanza spazio per permettere a tutti di mantenere la giusta soglia di distanziamento.
All’ingresso e nei bagni saranno disponibili prodotti per la sanificazione delle mani e delle superfici.
In casi specifici, potremmo decidere di misurare la temperatura dei partecipanti all’ingresso.
L’utilizzo della mascherina sarà incoraggiato.

Artisti esposti


LUDOVICA PIEPOLI

SOFIA BATTISTI

Salon d’Hiver 2019

Artisti   –   Esposizioni   –   Cataloghi   –   Curatori

SAlon d’HIVER

28 DICEMBRE 2019 – 21 MARZO 2020

Galleria barattolo, presso together – viale glorioso 14 (roma, trastevere)

 

Il Salon d’Hiver 2019, esposizione curata dalla Galleria Barattolo, verrà presentata sabato 28 dicembre, con durata trimestrale, presso il Together nel cuore di Trastevere a Roma.
Questa mostra presenta dodici nuovi artisti differenti per la loro ricerca artistica, tecnica, per l’impiego di materiali e messaggi, con l’obiettivo di far dialogare tra loro personalità più affermate nel mondo delle esposizioni con quelle emergenti.
Proprio in quest’ultima categoria rientra Ludovica Piepoli, classe 1998, la quale impiega l’uso dell’acrilico per meglio esprimersi, poiché sfrutta la sua rapidità di essicazione, intervenendo con una gestualità veloce per ottenere una trasposizione delle sue emozioni sul supporto.
Anche Anna Maria De Bastiani, attraverso la sua ricerca artistica e i suoi lavori, impiega il disegno e la pittura come espressione di necessità e dialogo, per farne una nuova forma di comunicazione.
Un altro artista che usa la tela per dare libero sfogo alla sua introspezione e alla sua sensibilità più celata è Claudio Locatelli, il quale sostiene che solo nella pittura e nell’espressione artistica abbia realmente trovato la sua dimensione ideale.
Roberto Lotrecchiano, in arte Scorie, impiega l’arte per emozionare e allo stesso tempo per farne denuncia sociale. Usa degli stili differenti tra loro, che vanno dall’impiego della pittura alla street-art, insieme alle tecniche miste, ai materiali di recupero e ai soggetti trattati, per invitare l’osservatore alla riflessione sulla condizione umana.
Le opere di Sofia Battisti sono connotate da un’atmosfera sospesa, che riporta al mondo onirico e dell’infanzia. Questo vortice di sensazioni è donato dall’uso di diverse tecniche, tra le quali l’acquarello e il collage, ma all’interno dei suoi lavori si cela una sorta di “onta nera” che interrompe i colori vivaci, è la denuncia del buonismo e del perbenismo che serpeggia nella società di oggi.
La ricerca artistica di Davide Canali impiega l’uso della fotografia e dei video, pur restando aperto alla sperimentazione di altri supporti, compiendo una forte campagna di denuncia contro l’inquinamento, la ghettizzazione, il razzismo e le degenerazioni dell’uomo.
Giovanna Bianco entra nel mondo dell’arte frequentando botteghe e studi artistici, per poi passare alla sperimentazione. Il suo lavoro si interroga sulla comprensione del mondo odierno e sullo scorrere del tempo, attraverso l’osservazione del passato, riesce a mettere in dialogo antichi soggetti con il presente.
Tra gli emergenti di questa esposizione c’è anche Giulio Adelfio, classe 2000, un giovane artista incuriosito e mosso dalla sperimentazione di diverse tecniche pittoriche, accomunate dal medesimo messaggio: stupire il fruitore.
Attraverso la fotografia Pierpaolo Matera affina la sua tecnica, indagando sui colori e sulla logica delle composizioni, giungendo ad una intuizione, quella di creare dei ritagli fotografici per porre in evidenza degli elementi secondari, che altrimenti andrebbero persi nella composizione, creando così un effetto inaspettato.
Ed infine Niccolò Albani, in arte Nick Disaster, debutta nel mondo artistico creando dei graffiti e parallelamente esprimendosi sulla tela e sulla carta, facendo spiccare la sua passione per il lettering, le linee, gli equilibri e i colori.

Artisti esposti


LUDOVICA PIEPOLI

SOFIA BATTISTI

Il Tempo e l’Errore – Ricky Bordoni Estefano Molina 2019

Artisti   –   Esposizioni   –   Cataloghi   –   Curatori

SAlon d’automne

17 FEBBRAIO 15 MARZO 2019

Galleria barattolo, presso together – viale glorioso 14 (roma, trastevere)

 

17 febbraio a Roma, precisamente al Together, la galleria Barattolo vi ospita al vernissage della prima mostra collettiva di artisti contemporanei ultraemergenti, Ricky Bordoni ed Estefano MolinaIL PRIMORicky Bordoni è un pittore e scultore, milanese d’adozione, Valtellinese di nascita, da un lato la frenesia della metropoli e dall’altro la quiete dei boschi, due luoghi dove l’artista sperimenta e concepisce le proprie opere.Affascinato dal mondo della filosofia e della fisica, negli ultimi anni inizia ad approfondire il tema riguardante il Tempo, un concetto approfondito nel corso della vita, filtrato perfettamente dal suo stile compositivoTele bianche ornati da dettagli importanti, a volte in rilievo, a volte con dei tratti, ma sempre tutti perfettamente bilanciatil’Io di chi esperisce l’opera va a collidere con ciò che non è controllabile per definizione, ciò di cui tutti abbiamo un timore spesso romantico, l’ignoto della quarta dimensioneUn ignoto che non è sondabile eppure ne siamo sommersi, che percepiamo eppure non è afferrabile, che per alcuni filosofi e fisici, non esiste, e quindi, come facciamo a sondarlo, ad averne una percezione tangibile? Tramite il percorso, tramite la traccia che lasciamoIo lo chiamerei  più un “immobilismo sospeso”, un attimo nei quali il suo lavoro, la sua opera, crea un’impronta nell’esperienza percettiva dell’osservatore io direi più un “immobilismo sospeso”, un attimo nei quali il suo lavoro, la sua opera, crea un’impronta nell’esperienza percettiva dell’osservatore.IL SECONDOEstefano MolinaQui entriamo in una sfera particolare dell’arte ultracontemporanea, che ha effettivamente una genesi compositiva nella prima metà del 900, ma è un tipo di arte che non poteva aver ragione di esistere prima dei nostri anni, prima della nostra era, e non per un problema tecnico, o di metabolizzazione sociale, o altro, ma per concetto ed estetica, la Glitch ArtCos’è un glitch? Wikipedia ci dice che “Il termine glitch è usato in elettrotecnica per indicare un picco breve ed improvviso in una forma d’onda, causato da un errore non prevedibile.”Per chi adora la Pixar, avete mai visto ralph spaccatutto? Seriamente, quanto ci piaceva di più Vanellope quando era un glitch?Parliamo di un ramo diverso, particolare, del percorso estetico canonico, che parte dal controllo della tecnica e dal NON errore, che passa al gesto, quindi una randomizzazione della possibilità creativa nel movimento sempre diverso, alla glitch art, che è un controllo coatto estetico dell’errore digitaleNell’era della replicabilità dell’opera d’arte digitale, dove un opera d’arte può essere sdoppiata semplicemente prendendo il file della stessa e copiandolo, cosa che non puoi fare con che ne so Bernini, siamo arrivato alla creazione dell’opera d’arte dell’errore e dall’errorePensateci, il digitale è una discretizzazione di un segnale fisico analogico, che è composto da infinite informazioni, e questo fa della creazione discretizzata dell’errore, il punto concettualmente più anarchico dell’epoca contemporanea.

La mostra raccontata dal suo curatore

Salon d’Automne 2019

Artisti   –   Esposizioni   –   Cataloghi   –   Curatori

SAlon d’automne

28 settembre 20 dicembre 2019

Galleria barattolo, presso together – viale glorioso 14 (roma, trastevere)

 

Salon D’Automne 2019 fa parte di una serie di esposizioni che la GALLERIA BARATTOLO farà nella magnifica cornice del Together in trastevere, un continuum espositivo che avverrà a cadenza stagionale e dove verranno esposti gli artisti che fanno parte della nostra galleria d’Arte.

Nella prima ala troviamo per primo Leonardo Zappalà, un giovane artista emergente che ama l’arte cerebrale, ed i suoi dipinti, che stanno avendo un meritato successo, sono il frutto della pianta generazionale attuale nata dal seme della società, colori, immagini, scritte che fanno pensare, riflettere, e che arrivano sempre con un messaggio chiaro a chi ne esperisce.

Troviamo poi Lucia Pianta, promettentissima artista classe ’99 e qui con due tra le sue ultime opere, rappresenta la realtà più interiore e soggettiva, esprime l’intensità delle passioni e dei sentimenti, attraverso l’utilizzo di materiali spesso degradanti e che vengono scartati, abbinati a colori e gesti forti, mai casuali, ma sempre ragionati e vissuti.

Di seguito una piccola parentesi con i Dusty Eye, collettivo artistico inserito nel 2019 nell’Atlante dell’Arte Contemporanea – deAgostini, presenti in galleria con dei piccoli gioielli, i primi 10 numeri (di una tiratura di 5000pz), della stampa di N°44, il primo androide emotivamente avanzato, con “EVER DREAM THIS ANDROID”, qui esposto trovate il prestigioso numero 1. (da sottolineare come il loro ricavato dalla vendita delle loro opere sarà devoluto al CERN & Society Foundation)

Nella seconda ala, la glitch art ultracontemporanea di Estefano Molina, stampa su tela d’ramo diverso, particolare, del percorso estetico canonico, creazione discretizzata dell’errore, il punto concettualmente più anarchico dell’epoca digitale contemporanea dato da “un controllo coatto estetico dell’errore digitale”.

Ricky Bordoni minimalismo estetico e pulizia visiva nei suoi tre dipinti, immobilismo sospeso in un attimo nei quali il suo lavoro, la sua opera, crea un’impronta nell’esperienza percettiva dell’osservatore, la traccia lasciata dall’ignoto, l’insondabile che seppur percepiamo, non ci è dato di afferrare.

Ed infine Daniele Alonzo, se la fotografia è l’arte della cattura della luce, lui ne è un maestro, immagini suggestive da Roma ed i suoi Fori Imperiali all’Abruzzo con il suo magnifico Castello di Rocca Calascio, ogni istantanea cattura non solo una zona, un luogo, ma il mood, il sentimento più intimo “in” quel luogo, “in” quel determinato istante.

La mostra raccontata dal suo curatore